Castelnuovo Garfagnana in provincia di Lucca Toscana
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Comune di Castelnuovo Garfagnana

provincia di Lucca

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CASTELNUOVO GARFAGNANA

Il territorio di Castelnuovo di Garfagnana si estende per 28,50 kmq nella media valle del Serchio, occupando in massima parte una suggestiva conca ove convergono le valli dei torrenti Turrite Secca e Castiglione. Citata per la prima volta in un documento dell'VIII secolo, Castelnuovo fu originariamente dominio signorile dei conti della Verrucola Gherardenga. Compresa nella vicaria lucchese di Castiglione di Garfagnana - come risulta dallo statuto lucchese del 1308 - Castelnuovo si sviluppò quindi sotto gli Estensi, che vi affermarono il loro potere nel 1429, mantenendolo successivamente anche dopo le brevi signorie di Francesco della Rovere (1512) e dei Medici (1521). Sede di commissari e governatori ducali, il più celebre dei quali fu Ludovico Ariosto (che annotava, sconsolato, di trovarsi in una "terra di lupi e di briganti"), Castelnuovo divenne il più importante centro politico e amministrativo della Garfagnana. Nel 1579 le sue strutture difensive vennero potenziate con la costruzione della fortezza di Monte Alfonso, fatta appunto edificare dal duca estense Alfonso il. Ad eccezione della parentesi napoleonica, con la creazione del dipartimento delle Alpi Apuane, e del successivo fugace passaggio al ducato di Lucca (fino al 1814), i paesi della Garfagnana, compreso Castelnuovo, rimasero avulsi dalla storia toscana fino all'unità d'Italia, quando vennero aggregati alla provincia di Massa, di cui fecero parte fino al 1923 Nell'inverno 1944-43 Castelnuovo, retrovia della "linea gotica", subì gravi distruzioni perdendo anche alcuni monumenti di notevole valore. La cittadina ha dato i natali al pittore Giuseppe Porta, detto il Salviati (1520 ca.-1575). Nel passato le principali risorse economiche di Castelnuovo di Garfagnana erano rappresentate dai castagneti, dalla pastorizia, dalla caccia e dalla gelsicoltura. Nell' Ottocento erano presenti anche due concerie e una fabbrica di chiodi. Oggi, mentre l'agricoltura è ridotta ad attività marginale e l'allevamento ha perso negli ultimi anni gran parte della sua consistenza, le principali fonti di reddito del comune sono costituite dall'industria e dal terziario. La prima assorbe circa un terzo della popolazione attiva e si fonda su una ragnatela di piccole e medie aziende operanti nei settori tessile e del vestiario, e in misura minore in quelli alimentare, meccanico, del legno, della lavorazione dei metalli e delle materie plastiche; il secondo beneficia del fatto che una gran parte dei comuni della Garfagnana gravitano per il commercio al dettaglio sul capoluogo, che è in più, con il suo bel centro storico movimentato da numerosi ponti e dominato dalla rocca, apprezzata meta turistica. La popolazione del territorio comunale raggiunge le 6.309 unità nel 1991, con una densità pari a 221 abitanti per kmq. Nel passato era cresciuta da 3.875 unità nel 1830 a 4.748 nel 1881 e a 5.751 nel 1936, rimanendo poi sostanzialmente stazionaria nei decenni più recenti, con i valori di 6309 abitanti nel 1951, 6.276 nel 1961, 6.316 nel 1971 e 6.384 nel 1981.

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